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La Nostra Storia

AAROI-EMAC – LA STORIA, IL PRESENTE, IL FUTURO

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Il 22 Novembre 1952, a Torino, dodici Medici firmarono davanti al Notaio l’atto costitutivo della “A.A.O.I.” (Associazione fra gli Anestesisti Ospedalieri Italiani).

Quei Pionieri erano tutti “Specialisti in Anestesiologia”, formatisi presso la prima omonima Scuola di Specializzazione d’Italia, fondata nel 1948 proprio presso l’Università del capoluogo subalpino, che ebbe come suo primo e illuminato Direttore Achille Mario Dogliotti.

Dogliotti, con altri illustri esponenti della Scuola Chirurgica torinese, tra cui il suo allievo Enrico Ciocatto, poi a sua volta Direttore della suddetta Scuola, fu tra i primi a battersi affinché l’Anestesiologia italiana, da semplice branca chirurgica, divenisse una vera e propria disciplina specialistica, arrivando in seguito ad includere nel suo ambito anche la Rianimazione, oltre che altri importanti settori come la Terapia Antalgica e la Medicina Iperbarica.

Il periodo tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 fu caratterizzato da una forte sindacalizzazione dei Medici. Nascevano in quegli anni anche l’A.N.P.O. e l’A.N.A.A.O., all’epoca in rappresentanza, rispettivamente, l’una dei Primari, e l’altra degli Aiuti e degli Assistenti Ospedalieri.

Dal canto suo, anche l’A.A.O.I. dell’epoca aveva scopi dichiaratamente sindacali, e certamente non meno specifici, quali “la tutela morale, l’istituzione e la difesa della carriera ospedaliera; la disciplina delle relazioni intercorrenti tra i sanitari aderenti e le amministrazioni ospedaliere; lo sviluppo dell’assistenza anestetica e reanimatrice negli ospedali” (art. 3 del suo Statuto originario).

Il primo (e per quegli anni estremamente ambizioso) obiettivo dell’Associazione era dunque quello di realizzare in tempi brevi l’autonomia della Specialità di Anestesia in tutti gli Ospedali italiani.

Nel 1952, infatti, non esistevano ancora i “Servizi di Anestesia”, che vennero istituiti solo due anni più tardi, con la storica Legge “Borsellino” del 09 Agosto 1954, n. 653, che ebbe ad attendere, prima che con essa fosse promulgato il riconoscimento di tale autonomia, il superamento di alcune resistenze del mondo accademico e politico.

Alla costituzione della A.A.O.I. fu eletto Presidente, per acclamazione, il bergamasco Consuelo Tonso, poi riconfermato nella carica fino alla sua prematura scomparsa, avvenuta all’inizio del 1964, quando il milanese Gianni Arosio vi subentrò fino all’Ottobre dello stesso anno, allorché fu eletto Presidente il palermitano Giuseppe Sangiorgi.

Nel frattempo, nel precedente Aprile, in un’affollata Assemblea dei Soci svoltasi a Roma, era avvenuto lo storico cambio di denominazione della A.A.O.I. in A.A.R.O.I. (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani), con il preciso scopo di congiungere Anestesiologia e Rianimazione nell’ambito di un’unica disciplina specialistica.

Negli anni seguenti, finalmente, anche grazie ad una forte spinta verso questa direzione, unanimemente condivisa sia dal mondo scientifico che sindacale della nostra categoria, Cattedre e Scuole di Specializzazione divennero “di Anestesiologia e Rianimazione” e via via, in numerosi Ospedali, iniziarono ad essere istituiti i primi “Centri di Rianimazione”.

Si dovette però attendere ancora, per il riconoscimento di tale unicità della nostra disciplina non solo formativo, ma anche organizzativo ospedaliero, fino alla Legge “Mariotti” n. 132 del 1968, la quale non solo statuì il diritto di Aiuti ed Assistenti alla stabilità del posto e alla carriera negli Ospedali (che tale Legge per prima classificò come “Enti Ospedalieri”), ma, per quel che esclusivamente ci riguarda, con l’articolo 22, istituì i “Servizi Ospedalieri di Anestesia e Rianimazione”, grazie al quale gli Anestesisti-Rianimatori divennero, per legge, titolari delle Rianimazioni come “Medici curanti” in tali Reparti di Degenza.

Nel 1967 fu eletto Presidente dell’Associazione il romano Sandro Pesce, che rimase in carica fino al 1976, e grazie al quale, nel 1968, uscì il primo numero del periodico dell’Associazione, dal titolo “L’Anestesista”.

Il 02 Aprile 1970 fu stipulato il primo contratto di lavoro dei Medici Ospedalieri. La loro retribuzione base, a parità di qualifica (Primario, Aiuto, Assistente) e di rapporto di lavoro (a “tempo pieno” o “a tempo definito”, rispettivamente per un impegno lavorativo settimanale contrattuale di 40 e di 30 ore) divenne la stessa in tutti gli Ospedali del nostro Paese. Venne introdotto un nuovo istituto: la “Pronta Disponibilità”, anche detta “sostitutiva”, che portò a distinguere i servizi di guardia in “guardia attiva” e “guardia in attesa”. Il contratto del 1970 introdusse anche il concetto della “contrattazione decentrata”, riferita sia alle Regioni che ai singoli Enti Ospedalieri.

Nel 1976 l’assemblea dei soci AAROI svoltasi a L’Aquila elesse alla Presidenza il napoletano Girolamo Gagliardi, che rimase in carica fino al 1992.

Nel 1978 venne promulgata la legge n. 833, nella quale si istituiva il Servizio Sanitario Nazionale, rivoluzionando completamente l’organizzazione sanitaria del Paese (circa 550 USL – Unità Sanitarie Locali). Il successivo DPR n. 76 del 1979 definì in tutti i suoi aspetti lo stato giuridico del personale dipendente delle USL.

Nel corso delle trattative per il contratto di lavoro sottoscritto nel 1980, l’AAROI venne riconosciuta “organizzazione sindacale Maggiormente rappresentativa” (con gli oltre 3000 Iscritti dell’epoca), accanto ad ANAAO, CIMO, ANPO e altre sigle. Il Presidente Gagliardi firmò il documento contrattuale, mediante il quale, tra l’altro, all’AAROI venne attribuito il primo distacco sindacale. Oltre ad un accettabile aumento degli stipendi e delle indennità, fu inserito per la prima volta un comma che prevedeva l’obbligo di installare nelle camere operatorie opportuni impianti di decontaminazione dai gas e vapori anestetici, e di sottoporre a visite e controlli gli operatori esposti a tale rischio.

Il 25, 26 e 27 Novembre 1983 fu celebrato a Sorrento il primo Congresso Nazionale dell’AAROI, sul tema “L’Anestesista Rianimatore nel Sistema Sanitario Nazionale”. I 78 Delegati presenti parteciparono ai lavori con una presenza costante e attenta. Il documento finale evidenziò in 8 punti i più importanti problemi sul tappeto.

L’anno successivo l’AAROI fu ammessa nella FEMS, Fédération Européenne des Médecins Salariés.

Nel 1984 i Sindacati Medici dettero vita ad un Comitato di Coordinamento, tra i cui obiettivi spiccava il riconoscimento legislativo del “ruolo medico” nel SSN. Furono particolarmente numerosi gli incontri a livello sindacale, politico e tecnico. Non avendo ottenuto risposta dal Governo, il Comitato aprì la più importante vertenza sindacale che sia mai stata sostenuta dai Medici italiani.

Gli scioperi, iniziati il 07 Gennaio 1986, si protrassero, nei limiti dei termini previsti per legge (che successivamente divennero molto più circoscritti), per circa un mese. La vertenza si concluse la sera del successivo 07 Febbraio, quando il Presidente del Consiglio Craxi si impegnò ad emanare quello che sarebbe stato il DPR n. 68, che sancì ufficialmente la nascita dell’area negoziale per la professionalità medica, con un tavolo di trattativa riservato alla categoria.

Il 2° Congresso Nazionale si tenne nell’Ottobre del 1986 a Montesilvano (PE) su un argomento che stava emergendo in quegli anni: “Il ruolo dell’Anestesia Rianimatore nelle emergenze sanitarie”.

Nel 1987 il periodico dell’Associazione cambiò il nome in “L’Anestesista Rianimatore”.

Nel 1988 l’AAROI costituì, insieme ad ANAAO-SIMP, AIPaC, ANMDO, SNR, SNVDEL e SUMI, la COSMED (Confederazione Italiana dei Sindacati Medici Dipendenti Pubblici), per partecipare uniti alle trattative per il rinnovo contrattuale, da cui successivamente uscì, senza poi entrare a far parte di altre Confederazioni trattanti in sede di definizione dei CCNQ (Contratti Collettivi Nazionali Quadro).

Nel 1992 il 4° Congresso Nazionale coincise con il compimento dei primi 40 anni dell’Associazione, e fu celebrato a Torino, sede della sua nascita, dove fu eletto Presidente il torinese Bruno Giardina.

Nel 1995 AAROI, AIPaC (Patologi Clinici) e successivamente SNR (Radiologi) costituirono l’UMSPED, Unione dei Medici Specialisti Dirigenti, comprendente le sigle dei Medici dei tre più importanti Servizi Ospedalieri, che sarebbe poi stata sciolta il 31 Dicembre 2007.

Durante il 5° Congresso Nazionale dell’Associazione, svoltosi a Palermo nel 1996, i Delegati elessero Presidente il napoletano Vincenzo Carpino, che restò in carica fino al 2013.

Nel 1996 il periodico dell’Associazione cambiò il nome in “Il nuovo Anestesista Rianimatore”.

Il 5 Dicembre di quell’anno fu sottoscritto, dopo due anni di faticose trattative, il CCNL della dirigenza medica 1994-1997. In esso gli incarichi erano inquadrati in 2 fasce per i dirigenti di 2° livello e in 4 fasce per quelli di 1° livello. I dirigenti erano sottoposti al giudizio del Nucleo di Valutazione dell’Azienda. Dal vecchio sistema dell’incentivazione basato sul cosiddetto “plus orario” si passava a quello della programmazione incentivante dei progetti obiettivi.

Nel 1999 il 6° Congresso di Capri si svolse durante un burrascoso periodo in cui avvennero numerose manifestazioni e scioperi, sia per la “Riforma ter” (Bindi), sia per il rinnovo del CCNL 1998-2001, che venne siglato solo l’8 Giugno 2000.

Fin dalle sue origini l’AAROI si era occupata, oltre che dell’aspetto sindacale, anche dell’aggiornamento dei suoi Iscritti con Corsi e Convegni a carattere nazionale e regionale. Negli anni 2000, 2001 e 2002, l’AAROI organizzò, in collaborazione con la SIAARTI, i Corsi Itineranti di Aggiornamento Continuo Certificato (ACC), affidandone la direzione a Biagio Allaria. Le circa 28.000 presenze ai 3 Corsi dimostrarono la validità di quel modello di insegnamento, strutturato in 6 moduli di 6 ore ripetuti nelle 12 sedi, il che consentiva la diffusione ai Colleghi di ogni parte d’Italia.

A partire dal 2003, anno in cui il Ministero della Salute introdusse l’obbligatorietà della formazione, si svolsero annualmente i Corsi Itineranti ECM accreditati.

L’AAROI, a questo punto, ravvisò la necessità prioritaria di costituire una Società Scientifica che le consentisse il riconoscimento di Provider della disciplina da parte del Ministero della Salute. Il 30 Maggio 2003 il Consiglio Nazionale deliberò di fondare la SIARED (Società Italiana di Anestesia, Rianimazione, Emergenza e Dolore) e di affidare al siciliano Giuseppe Marraro l’incarico di organizzare il primo Congresso della Società.

Il 16 Ottobre 2003, a Sorrento, la SIARED fu costituita ufficialmente nel corso del suo primo Congresso. Furono 40 i Soci Fondatori che firmarono davanti al notaio l’atto costitutivo. Tra di essi c’erano i Presidenti e i Delegati Scientifici delle Sezioni Regionali dell’AAROI. Il Congresso si svolse in un’atmosfera di grande entusiasmo e partecipazione, con illustri esponenti della disciplina.

I primi mandati di Presidenza SIARED furono ricoperti da Giuseppe Marraro, fondatore e guida della Società per oltre nove anni, per poi passare il testimone, nel 2013, ad Adriana Paolicchi.

Il 7° Congresso AAROI si tenne a Siena, dal 5 al 7 Settembre 2002, col titolo “1952-2002: 50 anni di impegno al servizio del malato a difesa della categoria”.

A partire dal 2003 gli Iscritti all’AAROI usufruirono di una copertura assicurativa professionale a loro dedicata.

Il 03 Novembre 2005, dopo 14 mesi di estenuanti trattative e di confronto serrato con l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), l’UMSPED, di cui AAROI faceva parte, firmò, insieme alle altre sigle rappresentative a livello nazionale, il CCLN 2002-2005, a 57 giorni dalla sua scadenza.

Il 1° Ottobre 2007, organizzato dall’Associazione, prese il via il primo Corso di Formazione Sindacale, organizzato in 4 giorni e riservato ai Dirigenti Sindacali dell’AAROI. Vi parteciparono 220 Colleghi. Il successivo Corso 2008-2009, di 2 giorni, divenne itinerante, nelle stesse sedi dei Corsi ECM. Il Corso Itinerante di Formazione Sindacale AAROI si ripeté nel 2010-1011.

Il 31 Maggio 2007, per iniziativa del Consiglio Nazionale AAROI, fu costituita a Milano l’Associazione “Dino Masullo”, subita inserita nell’elenco delle ONLUS, alle quali i contribuenti italiani possono destinare il 5 per mille della loro IRPEF. L’Associazione fu intitolata a Dino Masullo, Anestesista Rianimatore presso l’Ospedale “Santobono” di Napoli, deceduto prematuramente, che per 10 anni assolse con grande perizia e spirito di servizio l’incarico di Tesoriere Nazionale dell’AAROI. La Presidenza dell’Associazione “Dino Masullo” fu affidata a Girolamo Gagliardi.

In occasione del 9° Congresso dell’Associazione, svoltosi a Ferrara nel Maggio 2009, fu deciso di aprire l’AAROI ai Medici dell’Emergenza e dell’Area Critica: nacque così l’AAROI-EMAC, con l’obiettivo di raggiungere una più forte rappresentatività nell’ambito del sindacalismo medico attraverso l’inclusione di Colleghi di altre Aree Specialistiche. Un’altra modifica dello Statuto aveva previsto l’inserimento nei Consigli Regionali di un Rappresentante dei Colleghi Liberi Professionisti e di uno degli Specializzandi.

Nel 2011 iniziarono i Corsi di simulazione medica avanzata presso ilCentro SimuLearn di Bologna, acquisito dall’AAROI-EMAC per metterlo a disposizione degli Iscritti.

Fanno parte della storia dei Sindacati Medici due grandi manifestazioni svoltesi a Roma. Da Piazza della Repubblica a Via dei Fori Imperiali i camici bianchi manifestarono in 30.000 il 24 Aprile 2001, e in 20.000 il 27 Ottobre 2012, con il manifesto “Diritto alla cura – Diritto a curare”, per protestare contro i continui “tagli lineari” alla Sanità, che negli ultimi tempi, purtroppo, sono ben lungi dall’essere stati abbandonati dalle politiche di governo nazionale e regionale. L’AAROI fu tra i Sindacati che contribuirono con il Maggior numero di partecipanti e di bandiere.

Durante il 10° Congresso Nazionale, svoltosi a Sorrento il 20-22 Giugno 2013, dal titolo “AAROI-EMAC: Sindacato di Specialità o Sindacato Generalista?”, i Delegati hanno eletto come Presidente il leccese Alessandro Vergallo, con un chiaro programma di scelta precisa a favore della prima tesi.

Nel frattempo, occorre ricordare che all’apertura dell’AAROI ai Colleghi di Emergenza e di Area Critica si era già contrapposta la sottrazione delle Unità Operative di Pronto Soccorso all’Area dei Servizi Ospedalieri, con la loro inclusione nell’Area Medica.

Durante il 2013 e il 2014, l’AAROI-EMAC ha intrapreso diverse iniziative, tra le quali la ristrutturazione e l’ammodernamento del Centro SimuLearn di Bologna, reso completamente up-to-date per dotazioni strumentali e tecnologiche, la costituzione, con altre Associazioni Sindacali mediche, diAlleanza per la Professione Medica (APM), una nuova Aggregazione per il rilancio del ruolo della categoria medica nel SSN, il reingresso in COSMED, divenuta la principale Confederazione Sindacale della Dirigenza del Pubblico Impiego titolata a partecipare in sede ARAN ai tavoli negoziali sui grandi temi di contrattazione nazionale.

Oggi, l’AAROI-EMAC si trova ad affrontare sfide non meno impegnative rispetto al passato: come talvolta accade, le conquiste ottenute rischiano di essere disconosciute addirittura da alcuni illustri Colleghi Anestesisti Rianimatori, nel nome della “multidisciplinarietà”, della “multiprofessionalità”, e della “intensità di cure”.

In primo luogo, alcuni di essi propugnano in modo più o meno aperto lo smembramento dalla nostra specialità della Rianimazione, che insieme alla Terapia Antalgica e alla Medicina Iperbarica fu congiunta con grande impegno e fatica all’Anestesiologia in un’unica specializzazione; tale smembramento parrebbe ipotizzato, si badi bene, non attraverso la costituzione di una disciplina autonoma, bensì mediante l’accorpamento ad altre discipline specialistiche, segnatamente di area medica, minando in tal modo il riconoscimento alla disciplina di “Anestesia e Rianimazione”, di una dignità autonoma ed indipendente.

In secondo luogo, altri promuovono un’incontrollata sostituibilità dei Medici Specialisti con Medici Specializzandi, introducendo in tal modo una divergenza quantomeno illogica tra la formazione specialistica (che di per sé significa un’autonomia in divenire, e non certo già acquisita) e lo svolgimento di mansioni assistenziali del tutto peculiari, che nei nostri settori sono svolte da un singolo Medico e non da un’équipe di Specialisti nella medesima disciplina.

In terzo luogo, ancor peggio, altri ancora incoraggiano la sostituibilità dell’Anestesista Rianimatore con figure non mediche, ponendo in tal modo le basi per un “ritorno al passato” mascherato da una modernizzazione ispirata a modelli internazionali, di cui però si fingono di ignorare diversi essenziali requisiti formativi, organizzativi, e, non ultimi, normativi e giuridici, che nel nostro Paese sono ben lungi dall’essere approntati.

Come spesso accade, le “evoluzioni della specie”, se manipolate artificiosamente in laboratori accademici virtuali, e non invece lasciate al loro legittimo percorso naturale nel mondo reale degli Ospedali, rischiano di produrre “organismi geneticamente modificati”.

Dall’esterno del nostro mondo professionale e accademico, inoltre, ma con il “prezioso” apporto di alcuni esponenti di questo mondo, vengono attaccati in ogni modo ruolo e funzioni del Sindacato, utilizzando le più perentorie forme e le più autoritarie modalità di “riduzione al silenzio”.

Noi, al contrario, abbiamo un’idea, e a quest’idea sappiamo dar voce.

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