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Carenza Anestesisti Rianimatori all’Ospedale Veneziale di Isernia: i Medici in servizio danno il massimo

Con riferimento a quanto in data odierna apparso sul web e sui social network circa la carenza di dirigenti medici anestesisti-rianimatori e la conseguente difficoltà di garantire l’esecuzione di alcune tipologie d’interventi chirurgici, per completezza e correttezza d’informazione, occorre innanzitutto precisare che la carenza dei suddetti specialisti è un problema diffuso in più parti del Paese, come recentemente riportato anche dalla stampa nazionale, le cui cause sono molteplici e che si aggrava nelle regioni soggette a piano di rientro.

I disagi subiti dai pazienti afferenti all’ospedale di Isernia, di cui siamo consapevoli, quindi, non sono casi isolati e attribuibili esclusivamente ad una gestione locale delle professionalità. Ciò premesso, è bene spiegare che gli anestesisti-rianimatori in servizio presso lo Stabilimento Ospedaliero F. Veneziale di Isernia in termini di orario di lavoro danno il massimo e forse, talvolta, anche di più di quello consentito dalle leggi e norme vigenti per garantire, innanzitutto, la tempestiva e necessaria assistenza nei casi che rivestono le caratteristiche dell’emergenza-urgenza.

Occorre, quindi, precisare che H 24 e 365 giorni all’anno, affinché siano rispettati precisi standard organizzativi e di sicurezza, segnatamente previsti da normative e linee guida vigenti per gli ospedali dotati di punto nascita e pronto soccorso, devono essere previsti almeno uno specialista di guardia nell’unità di Rianimazione, dove sono degenti pazienti critici, e uno di guardia che serve ad assicurare l’anestesia per gli interventi aventi le caratteristiche dell’urgenza/emergenza e i trasporti protetti di pazienti gravi da trasferire in altri nosocomi.

Non può, quindi, prevedersi, al fine di recuperare una unità da assegnare alle sale operatorie di elezione al mattino, di sostituire l’anestesista di guardia nelle ore notturne con la pronta disponibilità in quanto ciò potrebbe compromettere la tempestività dell’intervento come, solo a titolo di esempio, è necessario nelle emergenze ostetriche e nei politraumi oppure potrebbe compromettere l’assistenza ai pazienti critici qualora il medico di guardia in rianimazione, nel mentre il medico in pronta disponibilità si reca in ospedale dal proprio domicilio, fosse costretto ad allontanarsi dalla sua unità operativa, dove, si ribadisce, sono degenti pazienti critici e bisognevoli di cure intensive.

L’unica e definitiva soluzione alla problematica è quella di procedere urgentemente all’assunzione a tempo indeterminato di anestesisti-rianimatori da assegnare a tutta la rete ospedaliera molisana, anche reiterando i bandi di concorso, nelle more, dunque, appare sterile e priva di qualsiasi fattivo contributo la polemica sui turni aggiuntivi che i medici-chirurghi in servizio presso gli ospedali molisani, non solo anestesisti-rianimatori, svolgono e senza i quali, stanti le attuali dotazioni organiche, sarebbe il caos.

Dott. David Di Lello
Presidente della Sezione Regionale Molise AAROI-EMAC

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