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Violazione degli obblighi di informazione, riconosciuta la condotta antisindacale dell’ASP di Agrigento

Accolto il ricorso presentato dall’AAROI-EMAC Sicilia 

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Agrigento ha accolto il ricorso dell’AAROI-EMAC Sicilia nei confronti dell’ASP di Agrigento per violazione degli obblighi d’informazione alle Organizzazioni Sindacali previste dal Regolamento interno e dal CCNL.

Nel dicembre 2018, l’ASP di Agrigento, attraverso una comunicazione e successivi ordini di servizio, aveva fissato turni di Medici Anestesisti Rianimatori del Presidio Ospedaliero di Agrigento presso i Presidi Ospedalieri di Canicattì e di Licata, violando l’obbligo di preventiva informazione in favore delle Organizzazioni Sindacali previsto dal Regolamento interno per mobilità del personale della dirigenza e dalla contrattazione collettiva.

Una decisione che, a maggior ragione, avrebbe richiesto la preventiva informazione alle OO.SS. dal momento che il personale è stato impiegato in strutture situate oltre i 25 km dalla sede di lavoro assegnata. Né, come sottolineato dal Giudice, la carenza di organico prospettata dall’ASP di Agrigento ha potuto giustificare l’omessa informazione. Al contrario, trattandosi di una situazione non imprevedibile, in quanto “perdurante nel tempo”, e più volte denunciata dagli Anestesisti Rianimatori coinvolti, l’ASP aveva a disposizione il tempo necessario per ottemperare all’obbligo di informazione.

In conclusione, “riconosciuta la natura antisindacale della condotta datoriale”, il Tribunale del Lavoro ha dichiarato illegittima la comunicazione di servizio dell’ASP di Agrigento datata 11 dicembre 2018 e i successivi ordini di servizio “in quanto adottati in violazione del predetto obbligo di informazione”. È stato inoltre disposto che, “qualora si ritenga necessaria la reiterazione dei predetti atti, questa venga preceduta dalla comunicazione all’organizzazione ricorrente come previsto dal Regolamento interno e dalla contrattazione collettiva”.

Accogliamo con soddisfazione la decisione del Giudice del Lavoro di Agrigento – afferma Emanuele Scarpuzza, Presidente AAROI-EMAC Sicilia – che riporta una condotta non corretta sulla strada del rispetto delle regole. La mobilità dei Colleghi a decine di km dal luogo di lavoro assegnato è già di per sé inaccettabile, ancor più se ciò accade senza alcuna comunicazione e confronto con il Sindacato, violando quindi le norme vigenti. Le criticità – aggiunge Scarpuzza – legate alla carenza di Anestesisti Rianimatori erano state più volte denunciate, ma le richieste, come riconosciuto anche dal Giudice, sono rimaste inascoltate”.

 

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